Il 13 dicembre scorso, un appuntamento importante per l’Auge di cui rettore il Prof. Avv. Giuseppe Catapano con l’ambasciatore Sua Eccellenza Dott. Emmanuel Charles – ministro incaricato in Italia della Repubblica di Haiti. L’incontro è avvenuto presso la sede dell’ambasciata di Haiti a Roma, dove è stato firmato un protocollo d’intesa, protocollo che aiuta ad avviare un percorso di formazione internazionale per Arti e Mestieri in collaborazione accademica formativa e con reciproco riconoscimento Auge – Università di Haiti.
All’importante evento hanno partecipato importanti figure, come: Prof. Luca Filipponi, Prof. Cesare Cilvini, Prof. Avv. Luca Barbuto, Dott. Massimo Greco, Dott.ssa Mariarosaria Rusciano, e tante altre importantissime figure istituzionali.
Tra i presenti anche il Giudice Prof. Angelo Turco – docente Auge, che abbiamo intervistato per voi.

Giudice Turco, il 13 dicembre scorso presso l’ambasciata di Haiti un altro grande obiettivo raggiunto da Auge. È stato firmato un protocollo d’intesa tra due realtà Italia e Haiti. Cosa ha da dire al riguardo?

Il 13 dicembre 2023 segna una seconda realtà conquistata dall’Accademia Universitaria AUGE dopo il riconoscimento alla partecipazione alla rete internazionale della cultura e dell’insegnamento da parte del dipartimento di Bruxelles. Dico seconda realtà perché un primo obiettivo, nello scambio europeo ed internazionale della cultura accademica ed universitaria, l’AUGE lo ha raggiunto firmando un protocollo d’intesa con l’Università Rumena APOLLONIA DI IASI rendendo possibile, allo studente e laureato Rumeno, di poter esercitare la propria professione in Italia attraverso uno specifico percorso presso la nostra Università, di qualifica professionale compreso uno stage di lingua per il periodo di un anno. Quindi la possibilità di far valere la propria laurea in Italia e viceversa per il laureato AUGE che voglia far valere la propria laurea e quindi possibilità lavorativa in Romania frequentando l’Università Apollonia di Iasi. Il protocollo firmato con l’ambasciatore di Haiti a Roma ha rappresentato un secondo importante obiettivo nel raggiungimento dello scambio culturale tra il nostro e questo paese, ricco di tradizioni di storia e soprattutto di una grande produttività agricola e quindi anche per lo scambio enogastronomico.

L’Università Auge comprende specifici corsi?

La nostra Università, infatti, comprende specifici corsi in questo senso che, con queste interazioni culturali e collaborative, troveranno ampio margine lavorativo e soprattutto nell’ambito turistico. Cultura infatti comprende agricoltura, gastronomia, arte ed economia e possiamo dirci soddisfatti dei risultati raggiunti in poco tempo con grande gioia. Ma di certo, il nostro Rettore Prof. Avv. Giuseppe Catapano, non si ferma qui, ma già è in attività per ulteriori contatti con altri paesi in un vortice di contatti umani e scambi culturali. Siamo in piena attività conoscitiva e stiamo, soprattutto, difendendo ed avvalorando, in un sistema dove la robotica, chiamata intelligenza artificiale e la telematica, stanno ed hanno già, di fatto, svuotato il cervello umano, impedendo ai giovani la possibilità di esprimersi correttamente, avere un bagaglio culturale ricco di un conoscere attraverso la lettura di libri e socializzazione e che ormai parlano tra loro solo attraverso impulsi dati e meccanicamente svuotando il loro cervello di ogni contenuto ed impediti anche ad esprimere concetti o valutazioni su qualsiasi cosa. E che, inevitabilmente, restano preda di un appiattimento mentale ed assorbimento dell’altrui pensiero ed imposizione senza possibilità di una concreta reazione. Auge è una Accademia Universitaria che promuove il contatto tra gli studenti ed il mondo della scuola e del lavoro, li abitua a nutrirsi di sapere attraverso la conoscenza letteraria ed attraverso lo scambio di concetti parole e valutazioni e, soprattutto, vengono abituati a valutare ed analizzare ciò che apprendono. Ora lo scambio di concetti e di culture, la conoscenza di altri paesi e le loro usanze e costumi, rappresentano la creazione di grandi raffronti concettuali e rispetto di tradizioni che sono destinati ad aumentare la nutrizione del cervello ed i valori di rapporti umani e sociali che rafforzeranno intelligenze e personalità rendendoli i futuri gestori di un mondo migliore.

Pensa che questo protocollo già aiuti i giovani nella formazione completa?

Questo protocollo, come quello firmato con la Romania, rappresentano i primi passi a livello di interscambio europeistico ed internazionale tra i nostri giovani e quelli appartenenti a questi paesi che contribuirà senz’altro, nel mare della conoscenza della cultura ed umanesimo sociale a formare e completare personalità e carattere di questi ragazzi, rendendoli padroni della propria intelligenza ed anche, ovviamente, carenza in alcuni tratti, di conoscibilità che sarà ampiamente affrontata e superata appunto dal mettersi in gioco ed affrontare anche quelle che sono realtà diverse e costumi diversi e tradizioni diverse che, contrariamente a quanto oggi accade, vanno rispettate e, se del caso, non condivise ma mai, assoggettate ad una propria presunta migliore tradizione costume o cultura. Questo impareranno mentre ancora oggi si insegna l’odio per la tradizione e costumi altrui ed in alcuni casi ci prostriamo all’altrui tradizione e religione in comportamenti tutti sbagliati. Chi vuole abitare in un paese diverso, per cultura e tradizioni e religioni, deve rispettare quel paese nelle sue tradizioni così come il paese ospitante non deve ripudiare le proprie tradizioni per omaggiare lo straniero che quel paese sta ospitando. Quindi sarà una formazione della persona nell’anima e nell’intelletto e questo è il nostro obiettivo principale.

Perché, secondo Lei, tanti giovani di oggi non hanno un giusto orientamento?

I giovani di oggi vivono un disorientamento culturale e sentimentale perché non hanno, avanti a se, figure degne di essere seguite, non hanno insegnamenti di sani e veritieri contenuti e sono abbandonati, soprattutto nel percorso scolastico, ad eventi contraddittori, demagogici ed in una prospettazione di un futuro senza scopo, lavoro, criminalità ed inutilità dell’apprendere o dello studio. In un sistema di immensa demagogia dove lo studente, il ragazzo, fin dal primo momento percepisce che lo studio sarà inutile, non darà sbocchi di lavoro e le professioni li renderanno dei falliti e impossibilitati ad un lavoro.

Cosa rappresenta la scuola oggi come oggi?

La scuola oggi rappresenta un fallimento sociale totale, sia sotto il profilo dell’insegnamento che della forza del sapere, della cultura, della lettura e, soprattutto, manca di identità nazionale. Non si insegna quale sia la nostra tradizione storica, le sofferenze subite da chi ha lottato ed è morto, per darci quella libertà che da decenni abbiamo trasformato in libertinaggio. Dove non si insegnano i valori storici che ci hanno contrassegnato e distinto, lo si voglia o no, fino al 1940. Oggi gli insegnanti vengono aggrediti da alunni ed ancor più, gravemente, da genitori folli fomentatori di violenze che non riconoscono nè rispettano il ruolo della scuola. Il bullismo regna sovrano ed i ragazzi ne sono vittime consapevoli ed inconsapevoli. In questo clima e quadro vitale, il ragazzo, lo studente, l’universitario, si trovano a vivere una situazione sociale degradante già dall’ambito scolastico che poi culmina nei programmi raitv e giornali di stato dove altro non si fa che rappresentare disoccupazione, violenza, fuga all’estero, disfunzioni in tutte le amministrazioni dello stato e criminalità esasperante, fatti tutti che portano i giovani, quasi inconsapevolmente e, forse di più, necessariamente, ad assumere ed intraprendere la via della violenza o della ritorsione alle istituzioni e regole sociali.

Giudice, quindi parliamo di disastri voluti?

Si! ritengo che tali disastri siano voluti poiché non si fa nulla per arginarli o combatterli, la giustizia di oggi non protegge i cittadini aggrediti ma gli aggressori, non protegge le donne violentate ma gli stupratori, in un contesto sociale che avvolge questi ragazzi dall’inizio del loro ingresso nel mondo della scuola e della socialità fino a renderli futuri criminali. Il disorientamento dei nostri giovani è dato da questo e da queste mancanze. Noi stiamo affrontando questi temi della violenza minorile (bullismo), della violenza alle donne e comunque a tutti gli esseri umani portando ai ragazzi e, soprattutto, ai genitori, i modi per aiutarli, con il giusto insegnamento e rappresentazione di tante verità e realtà non evidenziate dalla informazione di stato, di come ci si possa difendere ed uscire da questa ragnatela che li avvolge.

Per i giovani che si affideranno all’Accademia Auge, ci sono novità?

I giovani che si affideranno alla nostra Università ed Accademia, troveranno percorsi professionali in cui troveranno, oltre alla qualifica professionale, conoscenza di vita, possibilità concrete di un lavoro al termine della laurea e, durante il corso, si troveranno professori disponibili che metteranno a loro disposizione il proprio bagaglio culturale, li formeranno nel ragionamento e nella valutazione di ogni argomento o contrasto sociale e come affrontarlo. Saranno abituati al ragionamento ed alla critica ma quella costruttiva e quindi ai ripensamenti e rivalutazioni su ogni argomento sociale. Questo cercheremo di fare, dare un sano orientamento ai nostri ragazzi perché guardino al futuro in maniera consapevole ma anche in quell’ottica ottimistica che oggi, scuola e social, di fatto, gli precludono.

Da La Notte online, a cura di Ionela Polinciuc

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