l’Italia possiede circa il 70% del patrimonio artistico del mondo. L’Italia è anche il primo paese al
mondo che detiene il maggior numero di patrimoni UNESCO, partendo dalle incisioni rupestri in
Valcamonica al Cenacolo Vinciano di Milano, dai centri storici di Roma, Firenze e Napoli ai Sassi di
Matera e molti altri siti per un totale di 59 ed inoltre, altri 12 iscritti nella lista rappresentativa del
patrimonio culturale immateriale. Il nostro patrimonio culturale oltre alle opere d’arte, i monumenti,
il paesaggio, il territorio, comprende anche il variegato insieme delle tradizioni, del folklore, delle
credenze, degli usi e dei costumi degli italiani.
Secondo diverse fonti, in Italia si concentrano tra circa il 65% e il 70% di tutti i beni artistici esistenti
al mondo. Dunque, possediamo il più grande patrimonio culturale a livello mondiale. Abbiamo oltre
4.000 musei, più di 6.000 aree archeologiche, 85.000 chiese soggette a tutela e oltre 40.000
palazzi storici censiti. L’Italia è anche “arte territoriale” con le sue coste, il suo mare, i suoi parchi
terrestri e marini, le sue isole, le sue riserve e paesaggi naturali. L’Italia è anche “arte culinaria” con
le sue invenzioni e innovazioni, l’Italia è biodiversità vegetale. Anche la proverbiale creatività degli
italiani è stato un bene straordinario riconosciuto universalmente.
La tutela del patrimonio culturale e del paesaggio è regolata dal decreto legislativo 490/90,
rivisitata successivamente dal decreto. lgs. 22 gennaio 2004 n. 42, conosciuto come
“Codice dei beni culturali e del paesaggio” conseguente all’Art. 9 della costituzione che
afferma: “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”
Dunque, che cos’è davvero il patrimonio culturale italiano? La nozione di patrimonio culturale
italiano racchiude un concetto molto ampio e proprio per la sua unicità ed esclusività, non è
possibile dare una definizione esaustiva del termine. Vi sono molteplici significati ed ogni periodo
ha prodotto una propria nozione di patrimonio culturale. Il patrimonio italiano ha conosciuto un
lungo periodo di produzione, conservazione, distruzione, ed anche un lungo processo di raccolta e
stratificazione che può essere misurato sulla scala delle generazioni. Esso comprende l’ambiente
naturale e quello culturale, i paesaggi, i luoghi storici, i siti, gli ambienti del passato, ovvero, tutto
ciò che esprime le diverse identità territoriali e rappresenta un punto fondamentale per lo sviluppo
sostenibile e per l’utilizzo socioeconomico. In tale contesto, il patrimonio culturale può essere
definito come l’insieme di beni, che per un peculiare rilievo storico, culturale e territoriale diventa di
interesse pubblico e costituisce il valore sociale ed economico di una zona geografica. In
conclusione, il patrimonio culturale assume particolare rilevanza come ricchezza identitaria, ma
anche e soprattutto in questa epoca contemporanea, come fonte economica per il territorio e per lo
sviluppo delle genti che lo abitano.
Prof. Antonio Romano